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Qual è la Differenza tra il Calabrone Europeo e il Calabrone Asiatico?
Qual è la Differenza tra il Calabrone Europeo e il Calabrone Asiatico? Confronta le loro caratteristiche e habitat.

La presenza di calabroni rappresenta una crescente preoccupazione per gli apicoltori e i cittadini in Italia. Ma cosa succede quando questi insetti non sono solo una minaccia, ma anche una sfida per la biodiversità locale?
In Italia sono presenti tre specie di calabroni: il calabrone europeo (Vespa crabro), diffuso su tutto il territorio nazionale, il calabrone orientale (Vespa orientalis), presente nel Sud Italia, e il calabrone asiatico (Vespa velutina), arrivato in Italia nel 2012 e ora diffuso in Liguria e in alcune zone del Piemonte e della Toscana.
La distinzione tra queste specie è fondamentale per comprendere i diversi rischi e adottare strategie di controllo appropriate. Il nostro shop online: https://borvei.it/ offre soluzioni per la protezione delle api e il monitoraggio delle specie invasive di calabroni.
Punti Chiave
- Identificazione delle specie di calabroni presenti in Italia.
- Differenze morfologiche e comportamentali tra le specie.
- Impatto ecologico delle diverse specie di calabroni.
- Strategie di controllo e prevenzione per l’apicoltura.
- Importanza della corretta identificazione per la gestione delle specie.
Le Specie di Calabroni Presenti in Italia
In Italia, la diversità dei calabroni è rappresentata da tre specie principali. Queste specie sono il calabrone europeo (Vespa crabro), il calabrone orientale (Vespa orientalis), e il calabrone asiatico (Vespa velutina).
Panoramica delle Specie Autoctone e Alloctone
L’Italia ospita attualmente tre specie principali di calabroni: il calabrone europeo (Vespa crabro), presente storicamente su tutto il territorio nazionale; il calabrone orientale (Vespa orientalis), tradizionalmente diffuso nel Sud Italia ma in espansione verso nord; e il calabrone asiatico (Vespa velutina), specie invasiva arrivata nel 2012.
La Vespa crabro è considerata una specie autoctona in Italia, mentre la Vespa velutina rappresenta una specie alloctona invasiva che sta rapidamente espandendo il suo areale nel nord-ovest del paese. La Vespa orientalis, pur essendo presente da millenni nel Sud Italia, sta ampliando il suo areale verso nord, probabilmente a causa dei cambiamenti climatici e dell’effetto “isola di calore” delle aree urbane.
L’Importanza di Saper Riconoscere le Diverse Specie
Saper riconoscere queste diverse specie è fondamentale per valutare correttamente i rischi associati e adottare le misure di controllo più appropriate, specialmente per gli apicoltori. La corretta identificazione permette di evitare allarmismi ingiustificati e di concentrare gli sforzi di monitoraggio e controllo sulle specie effettivamente problematiche per l’ecosistema locale.
Pertanto, è cruciale avere una conoscenza approfondita delle caratteristiche morfologiche e comportamentali di ciascuna specie per gestire efficacemente le loro popolazioni e mitigare i potenziali impatti sull’ambiente e sull’apicoltura.
Il Calabrone Europeo: Vespa crabro
Tra le varie specie di calabroni presenti in Italia, il Calabrone Europeo (Vespa crabro) spicca per le sue caratteristiche morfologiche uniche e la sua ampia distribuzione sul territorio.
Caratteristiche Morfologiche e Dimensioni
Il Calabrone Europeo è caratterizzato da dimensioni considerevoli, con le regine che possono raggiungere i 50 mm di lunghezza e le operaie e i maschi che misurano intorno ai 30 mm. La colorazione distintiva presenta un corpo prevalentemente bruno con bande gialle o aranciate sull’addome e una fronte giallo chiaro, elementi che lo rendono facilmente distinguibile dalle altre specie.
La Vespa crabro ha una colorazione a bande nere e gialle (alle volte aranciate) nell’addome, che è una delle sue caratteristiche più evidenti.
Distribuzione Geografica e Habitat
Questa specie è distribuita in modo uniforme su tutto il territorio italiano, con l’eccezione della Sardegna dove è arrivata solo nel 2012. Il Calabrone Europeo è presente in vari habitat, dalle aree boschive a quelle urbane, mostrando una grande adattabilità.
Comportamento e Ciclo Vitale
I nidi del Calabrone Europeo vengono costruiti principalmente in cavità come tronchi cavi, sottotetti o raramente nel terreno, e possono ospitare colonie di circa 300 individui. Il ciclo vitale segue il modello tipico dei vespidi sociali: le regine fecondate svernano, in primavera fondano nuove colonie, e la colonia si sviluppa durante l’estate per poi disgregarsi in autunno quando nascono nuove regine e maschi.
A differenza di altre specie di calabroni, la Vespa crabro non è specializzata nella predazione delle api, nutrendosi principalmente di altri insetti e sostanze zuccherine, il che la rende meno problematica per l’apicoltura.
Il Calabrone Asiatico: Vespa velutina
Il calabrone asiatico è facilmente riconoscibile per la sua livrea scura e le zampe gialle, caratteristiche che lo distinguono dalle altre vespe sociali europee. La Vespa velutina è una specie invasiva che ha destato grande preoccupazione in Europa a causa della sua rapida diffusione e del suo impatto sull’apicoltura e sull’ecosistema.
Caratteristiche Morfologiche e Dimensioni
Il calabrone asiatico presenta un corpo prevalentemente marrone-nero, con un torace completamente nero e vellutato e segmenti addominali marroni delimitati da una sottile banda gialla. Solo il quarto segmento dell’addome è quasi interamente giallo-arancio. La testa è nera, il muso giallo-arancio e le zampe sono gialle all’estremità. La Vespa velutina è lunga circa 3 cm, leggermente più piccola del calabrone europeo. Le regine possono raggiungere dimensioni massime di 3,2 cm, contro i 3,5 cm della Vespa crabro.
Le caratteristiche morfologiche del calabrone asiatico sono riassunte nella seguente tabella:
Caratteristica | Descrizione |
---|---|
Colore del corpo | Marrone-nero |
Torace | Completamente nero e vellutato |
Segmenti addominali | Marrone con banda gialla |
Quarto segmento addominale | Giallo-arancio |
Lunghezza | circa 3 cm |
Storia dell’Invasione in Europa e Italia
Originario del Sud-Est asiatico, il calabrone asiatico è arrivato in Europa nel 2004 attraverso merci importate in Francia. Da allora, si è diffuso rapidamente in Portogallo, Spagna, Belgio, Germania e Italia. In Italia, la sua presenza è stata segnalata per la prima volta nel 2012 e attualmente è limitata a Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna. Per ulteriori informazioni sulla diffusione del calabrone asiatico in Italia, si veda questo articolo.
Comportamento e Ciclo Vitale
Il ciclo vitale del calabrone asiatico è simile a quello degli altri calabroni, ma si distingue per l’aggressiva predazione delle api da miele, che rappresentano una fonte proteica fondamentale per l’alimentazione delle larve. Il calabrone asiatico è considerato un predatore significativo per le api, e la sua presenza può avere un impatto negativo sull’apicoltura locale.
La Vespa velutina è un insetto molto pericoloso per le api da miele, poiché le caccia in modo molto aggressivo.
Il monitoraggio e il controllo di questa specie invasiva sono cruciali per proteggere l’apicoltura e l’ecosistema.
Il Calabrone Orientale: Vespa orientalis
Il Calabrone Orientale, noto anche come Vespa orientalis, rappresenta una specie di vespa molto diffusa in diverse parti del mondo. Questa specie è particolarmente interessante per le sue caratteristiche morfologiche e comportamentali.
Caratteristiche Morfologiche e Dimensioni
Il Calabrone Orientale si distingue per il suo corpo prevalentemente rossiccio, con la parte frontale della testa e una banda sull’addome di colore giallo. Le dimensioni delle operaie variano da 1,8 a 2,3 cm, mentre le regine possono raggiungere i 2,5-3,5 cm. Queste caratteristiche lo rendono facilmente identificabile rispetto ad altre specie di calabroni.
Un’altra caratteristica importante è il suo nido, che viene costruito sottoterra, a differenza di altre specie che preferiscono ambienti aerei. Questo comportamento di nidificazione è un aspetto distintivo del Calabrone Orientale.
Distribuzione in Italia e Recente Espansione
Il Calabrone Orientale è storicamente presente nel Sud Italia, dalla Campania in giù e in Sicilia. Tuttavia, negli ultimi anni, si è osservata un’espansione verso nord, probabilmente a causa dei cambiamenti climatici che hanno reso le condizioni climatiche più favorevoli.
L’espansione verso nord è particolarmente evidente nelle aree urbane, che fungono da “isole di calore” e offrono condizioni più favorevoli rispetto alle zone rurali circostanti. Nelle aree settentrionali, le colonie di Vespa orientalis tendono ad essere più piccole, con 100-200 individui, a causa delle condizioni climatiche al limite del suo areale naturale.
Qual è la Differenza tra il Calabrone Europeo e il Calabrone Asiatico?
Vespa crabro e Vespa velutina sono due calabroni con caratteristiche morfologiche e comportamentali distinte. Il calabrone europeo (Vespa crabro) e il calabrone asiatico (Vespa velutina) presentano differenze significative che possono essere identificate attraverso un’attenta osservazione.
Confronto Morfologico e Visivo
La principale differenza morfologica tra il calabrone europeo e il calabrone asiatico risiede nella colorazione. Il calabrone europeo presenta tonalità rosse e gialle con bande sull’addome, mentre il calabrone asiatico ha un manto scuro quasi nero con una sola banda giallo-arancio sul quarto segmento addominale. Inoltre, le dimensioni rappresentano un altro elemento distintivo: il calabrone europeo è leggermente più grande, con regine che raggiungono i 3,5 cm contro i 3,2 cm del calabrone asiatico.
Un tratto caratteristico del calabrone asiatico sono le zampe gialle all’estremità, che contrastano nettamente con il corpo scuro. Al contrario, il calabrone europeo ha zampe di colore uniforme.
Differenze Comportamentali
Dal punto di vista comportamentale, il calabrone asiatico è un predatore specializzato di api da miele, che caccia attivamente stazionando in volo davanti agli alveari. Il calabrone europeo, invece, ha una dieta più varia e non rappresenta una minaccia significativa per l’apicoltura.
Caratteristiche | Calabrone Europeo (Vespa crabro) | Calabrone Asiatico (Vespa velutina) |
---|---|---|
Dimensioni Regine | 3,5 cm | 3,2 cm |
Colorazione | Tonalità rosse e gialle | Manto scuro quasi nero |
Zampe | Colore uniforme | Zampe gialle all’estremità |
Dieta | Più varia | Predatore specializzato di api |
Come Distinguerli con Sicurezza
Per distinguere con sicurezza il calabrone europeo dal calabrone asiatico, è utile osservare il torace e l’addome. Il calabrone asiatico ha un torace completamente nero, mentre il calabrone europeo ha un torace bruno-rossastro. Inoltre, la presenza di una sola banda giallo-arancio sull’addome del calabrone asiatico contro le multiple bande gialle del calabrone europeo è un altro elemento distintivo.
Abitudini di Nidificazione
Le abitudini di nidificazione dei calabroni sono un aspetto cruciale della loro biologia, riflettendo la loro capacità di adattarsi a diversi ambienti. I nidi costruiti da queste vespe sono strutture complesse che ospitano la colonia e sono fondamentali per la loro sopravvivenza.
Nidi del Calabrone Europeo
I nidi del calabrone europeo (Vespa crabro) sono caratterizzati da dimensioni relativamente contenute e sono costruiti principalmente in cavità naturali come tronchi cavi, sottotetti o occasionalmente nel terreno. Una caratteristica distintiva di questi nidi è l’apertura sempre rivolta verso il basso. I nidi possono ospitare colonie di circa 300 operaie.
Nidi del Calabrone Asiatico
Il calabrone asiatico (Vespa velutina) costruisce inizialmente un nido primario di piccole dimensioni in primavera. Con l’avanzare della stagione, in estate, le operaie costruiscono un nido secondario che può raggiungere dimensioni impressionanti, fino a 80 cm di diametro, posizionato tipicamente sulle chiome degli alberi alti o su edifici. I nidi maturi presentano sempre un’apertura laterale e possono ospitare in media 6.000 esemplari.
Nidi del Calabrone Orientale
Il calabrone orientale (Vespa orientalis) si distingue per la sua preferenza a costruire nidi sottoterra, sfruttando cavità preesistenti o scavando attivamente nel terreno. Questa caratteristica lo differenzia dalle altre due specie presenti in Italia.
In generale, le abitudini di nidificazione dei calabroni sono strettamente legate al loro ciclo vitale e alle condizioni ambientali. Comprendere queste abitudini è fondamentale per gestire la presenza di queste specie nel nostro ecosistema.
Impatto sull’Apicoltura e sull’Ecosistema
Il calabrone asiatico sta avendo un impatto devastante sull’apicoltura e sulla biodiversità in Italia. La sua presenza è particolarmente preoccupante per gli apicoltori e per l’ecosistema in generale.
Predazione delle Api da Miele
La predazione delle api da miele da parte del calabrone asiatico rappresenta una delle minacce più serie per l’apicoltura italiana. Il metodo di caccia del calabrone asiatico è altamente efficiente: staziona in volo davanti agli alveari, intercettando le api bottinatrici in rientro, le cattura in volo, le decapita e ne utilizza il torace ricco di proteine per nutrire le larve nel nido.
Le api europee non hanno sviluppato efficaci strategie difensive contro questo predatore, a differenza delle api asiatiche che hanno evoluto tecniche come l’avvolgimento termico del calabrone per ucciderlo.
Conseguenze per la Produzione di Miele
L’impatto sulla produzione di miele è significativo: gli alveari sottoposti a forte predazione subiscono un drastico calo di produttività, con conseguenze economiche rilevanti per gli apicoltori, specialmente nelle aree urbane dove la concentrazione di alveari offre al calabrone asiatico un’abbondante fonte di cibo.
Effetti sulla Biodiversità
Oltre al danno diretto sulla produzione di miele, la predazione continua indebolisce le colonie di api, compromettendone la salute e la capacità riproduttiva, con effetti che si estendono alla stagione successiva. L’impatto sulla biodiversità va oltre le api domestiche, coinvolgendo altri impollinatori selvatici e alterando gli equilibri ecosistemici, con potenziali conseguenze a cascata sulla riproduzione delle piante selvatiche e coltivate che dipendono dall’impollinazione entomofila.
Come sottolineato da esperti del settore, “la presenza del calabrone asiatico rappresenta un grave problema per l’apicoltura e la biodiversità, richiedendo misure di controllo e gestione efficaci.”
Rischi per l’Uomo e Reazioni alle Punture
Le specie di calabroni presenti in Italia possono variare nella loro aggressività e nel rischio che rappresentano per l’uomo. È importante comprendere questi rischi per adottare le misure di sicurezza adeguate.
Aggressività delle Diverse Specie
I calabroni, incluso il calabrone asiatico, non sono generalmente aggressivi verso l’uomo a meno che non si sentano minacciati o vengano disturbati vicino al loro nido. Tuttavia, alcune specie mostrano livelli variabili di aggressività. Ad esempio, il calabrone europeo tende ad essere relativamente pacifico, mentre il calabrone asiatico può essere più reattivo se disturbato.
- I calabroni non attaccano l’uomo a meno che non si sentano minacciati.
- Il calabrone europeo è generalmente più pacifico rispetto al calabrone asiatico.
- La vicinanza al nido può aumentare l’aggressività dei calabroni.
Tossicità del Veleno e Reazioni Allergiche
Il veleno dei calabroni è più potente di quello delle vespe comuni, con proprietà epatotossiche e nefrotossiche. Può causare emolisi e spasmi muscolari. Per la maggior parte delle persone, una singola puntura causa dolore intenso ma temporaneo. Tuttavia, in caso di reazioni allergiche, il rischio può essere più alto, potendo portare a shock anafilattico, una condizione potenzialmente fatale.
Cosa Fare in Caso di Puntura
In caso di puntura, è consigliabile rimuovere eventuali residui del pungiglione, lavare l’area con acqua e sapone, applicare ghiaccio per ridurre il gonfiore e assumere antistaminici se necessario. In presenza di sintomi sistemici come difficoltà respiratorie o vertigini, è fondamentale chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Monitoraggio e Controllo delle Specie Invasive
Il monitoraggio e il controllo delle specie invasive sono cruciali per la salvaguardia dell’ecosistema italiano. La presenza di specie come il calabrone asiatico (Vespa velutina) richiede un’azione coordinata e tempestiva.
Reti di Monitoraggio Nazionali
In Italia, il monitoraggio del calabrone asiatico è coordinato dalla rete nazionale StopVelutina, un progetto che coinvolge istituzioni scientifiche, associazioni di apicoltori e cittadini. Questo approccio di citizen science permette di coprire vasti territori e di individuare nuovi focolai di infestazione in modo rapido.
Specie | Metodo di Monitoraggio | Efficacia |
---|---|---|
Vespa velutina | Reti di monitoraggio nazionali | Alta |
Altre specie invasive | Segnalazioni dei cittadini | Media |
Come Segnalare Avvistamenti
Per segnalare avvistamenti di possibili calabroni asiatici, è consigliabile fotografare l’insetto senza ucciderlo e inviare l’immagine attraverso i canali ufficiali della rete StopVelutina. Le segnalazioni vengono verificate da esperti entomologi che confermano l’identificazione della specie.
Metodi di Controllo e Prevenzione
I metodi di controllo più efficaci si basano sull’individuazione e distruzione dei nidi, preferibilmente in primavera. Le strategie di difesa per gli apiari includono l’installazione di trappole selettive e reti di protezione, misure che rappresentano il modo più efficace per proteggere le api da questo predatore.
Conclusione
La gestione delle specie invasive di calabroni in Italia richiede una conoscenza approfondita delle diverse specie presenti nel territorio.
Il calabrone asiatico rappresenta una minaccia concreta per l’apicoltura italiana, con potenziali danni significativi alla produzione di miele.
Per una difesa efficace, è essenziale la collaborazione tra cittadini, apicoltori e istituzioni nel monitoraggio e nella segnalazione degli avvistamenti.
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In caso di necessità, non esitate a contattarci per ricevere assistenza sul modo migliore per proteggere le vostre api.
FAQ
Come distinguere il Calabrone Europeo dal Calabrone Asiatico?
Quali sono le abitudini di nidificazione dei calabroni?
Qual è l’impatto dei calabroni sull’apicoltura?
Come posso proteggermi dalle punture di calabrone?
Quali sono le conseguenze per la salute umana in caso di puntura di calabrone?
Come posso segnalare un avvistamento di Calabrone Asiatico?
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