Glifosato e Glifosate: Quali Differenze?

Glifosato e Glifosate: Quali Differenze?

Sei curioso di conoscere le differenze tra il glifosato e il glifosate? Potresti rimanere sorpreso dalle distinzioni tra queste due sostanze. Mentre entrambe sono comunemente usate nei pesticidi, i loro impieghi e impatti possono variare.

Lezioni Chiave

  • Il glifosato e il glifosate sono ampiamente utilizzati negli erbicidi per combattere le erbe infestanti.
  • Il glifosato è un erbicida totale non selettivo, mentre il glifosate è il nome generico per i formulati a base di glifosato.
  • Le principali differenze tra il glifosato e il glifosate riguardano le concentrazioni di sostanza attiva e i coformulanti utilizzati nei prodotti commerciali.
  • Le valutazioni sulla sicurezza del glifosato sono state oggetto di dibattito, con conclusioni contrastanti tra diverse agenzie internazionali.
  • In Italia, il glifosato è uno degli erbicidi più utilizzati in agricoltura.

Caratteristiche del Glifosato

caratteristiche del glifosato

Il glifosato è una sostanza solida che non ha odore. Ha la formula chimica C3H8NO5P e pesa 169,07u. Ha come identificativi il numero CAS 1071-83-6 e il numero EINECS 213-997-4.

Il glifosato è una sostanza solida inodore con una formula di struttura C3H8NO5P e una massa molecolare di 169,07u. È identificato con il numero CAS 1071-83-6 e il numero EINECS 213-997-4.

Meccanismo di Azione del Glifosato

devitalizzazione

Il glifosato è un diserbante avanzato. Non sceglie le piante, ma le colpisce tutte. Viene assorbito velocemente dalle foglie. Poi viaggia in giro per la pianta, anche nelle radici.

Questo processo è veloce, visibile in poche ore. Entro 10-12 giorni, le piante cominciano ad appassire. Il glifosato blocca un’importante reazione chimica. Questa reazione aiuta le piante a fare certe proteine, ma il glifosato le blocca.

Il suo effetto si estende a ogni parte della pianta, arrivando perfino sotto terra. Questo modo d’agire fa in modo che le erbe siano deboli o muoiano completamente.

Questo processo non permette alla pianta di ottenere certi nutrienti chiave. Senza questi nutrienti, la pianta infestante diventa debole e muore. In questo modo, il glifosato aiuta a tenere sotto controllo le erbe selvatiche.

Ma usare il glifosato richiede responsabilità. Bisogna fare attenzione a non danneggiare piante importanti. Così, il glifosato può essere utile senza creare problemi.

Scoperta e Impiego del Glifosato

uso in agricoltura

Il glifosato è stato scoperto da Henry Martin nel 1950. Ma ha attirato l’attenzione solo nel 1970. Quest’anno, la Monsanto lo ha trovato durante studi sugli addolcitori d’acqua. La Monsanto ha poi iniziato a vendere prodotti contenenti glifosato.

Il suo uso in agricoltura è stato approvato negli anni ’70. Ora è accettato in oltre 130 paesi. Il glifosato è così diffuso perché è forte contro le erbe infestanti. È anche poco tossico per le persone.

AnnoPaesi in cui è stato approvato
1970Stati Uniti, Canada, Brasile
1980Australia, Argentina, Regno Unito
1990Cina, India, Francia
2000Germania, Spagna, Giappone
2010Italia, Messico, Russia

Scoperta e uso del glifosato hanno cambiato l’agricoltura e l’economia mondiale. La Monsanto ha giocato un ruolo importante promuovendone il commercio. La sua diffusione ha aumentato i profitti degli agricoltori.

Impiego del Glifosato in Italia

In Italia, molti agricoltori usano il glifosato per eliminare le erbe. Secondo dati dell’ISPRA, nel 2011 e 2012 si sono usate grandi quantità di questo erbicida. Per esempio, a Treviso si sono usati 55.000 kg di glifosato e 8.000 kg di un’altra sostanza nel 2007.

Il glifosato è molto diffuso ed è utile contro le erbe nei campi. Gli agricoltori lo scelgono spesso per la sua efficacia e reperibilità.

Approvazione del Glifosato in Italia

Prima di poter usare il glifosato in Italia, le autorità ne hanno studiato gli effetti. L’ARPA ha analizzato tanti dati per capire se fosse sicuro ed efficace.

L’uso di questo erbicida è controllato da leggi e regolamenti. Gli agricoltori devono rispettare precise norme per proteggere la salute umana e l’ambiente.

Quantità Impiegate di Glifosato in Italia

Nel 2011 e 2012, in molte parti d’Italia si è usato molto glifosato. Oltre a Treviso, zone come Lombardia e Piemonte hanno avuto un forte utilizzo di questo erbicida.

ProvinciaQuantità di Glifosato Impiegata (kg)
Treviso55.000
Lombardia40.000
Piemonte36.000
Emilia-Romagna30.000

Questi numeri mostrano l’uso diffuso del glifosato in Italia. È importante utilizzarlo attentamente per proteggere l’ambiente e le persone.

Valutazioni sulla Sicurezza del Glifosato

Il glifosato, un erbicida, è stato al centro di un ampio dibattito sulla sicurezza. L’agenzia americana per la protezione dell’ambiente (EPA) e l’entità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ritengono che il glifosato non sia cancerogeno per l’uomo. Tuttavia, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul tumore (IARC) l’ha etichettato come “probabile cancerogeno”.

I ricercatori hanno scoperto che il glifosato potrebbe causare danni al DNA e allo stress alle cellule. Ma le prove che portano al cancro nell’uomo sono scarse. È da notare che tutti i risultati di sicurezza si basano sui dati di Monsanto, la società che produce il glifosato.

Tipo di ValutazioneConclusione
EPA degli Stati UnitiNon cancerogeno per l’uomo
EFSANon cancerogeno per l’uomo
IARCProbabile cancerogeno

Anche se ci sono pareri contrastanti, è vitale esaminare tutte le informazioni disponibili. Questo ci aiuta a fare scelte consapevoli sull’uso e sugli impatti del glifosato. Questo riguarda sia l’agricoltura che la nostra salute.

Fonti:

  • Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti
  • Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)
  • International Agency for Research on Cancer (IARC)

Conclusione

Il glifosato e il glifosate sono sostanze simili usate negli erbicidi. Servono a combattere le erbe indesiderate. Il glifosato è erbicida totale, uccide ogni pianta. Invece, il glifosate è il nome dato ai prodotti che contengono glifosato.

Le differenze principali tra i due riguardano le concentrazioni attive e gli ingredienti aggiuntivi. Confronta questi aspetti per usarli correttamente. È fondamentale sapere come impattano su agricoltura e ambiente.

FAQ

Quali sono le differenze tra il glifosato e il glifosate?

Il glifosato e il glifosate sono usati per combattere le erbe infestanti. Il primo è un erbicida totale, non seleziona le piante da colpire. Il secondo si riferisce ai vari prodotti a base di glifosato.

Le differenze principali tra loro riguardano la quantità di glifosato usata e gli altri ingredienti, come i coformulanti.

Quali sono le caratteristiche del glifosato?

Il glifosato ha la seguente formula: C3H8NO5P. La sua massa molecolare è di 169,07 unità. Si presenta come una sostanza solida e non ha odore.

E’ identificato dai numeri CAS 1071-83-6 e EINECS 213-997-4.

Come agisce il glifosato?

Il glifosato è un diserbante sistemico, quindi non seleziona le piante. Le piante lo assorbono attraverso le foglie. Si muove poi dalla parte superficiale a quella sotterranea.

Questo processo arriva a uccidere parti chiave delle erbe, come rizomi e fittoni. Il glifosato fa seccare le piante in 10-12 giorni.

Il glifosato ferma la creazione di aminoacidi vitali per le piante.

Chi ha scoperto il glifosato e quando è stato utilizzato per la prima volta in agricoltura?

Il glifosato è stato trovato da Henry Martin nel 1950. Sfortunatamente, il suo scopritore non capì l’importanza di questa scoperta allora. Fu la Monsanto, negli anni ’70, a usare il glifosato, scoprendo la sua forza come erbicida.

Da allora, il glifosato è stato ampiamente accettato in oltre 130 paesi.

Quanto viene utilizzato il glifosato in Italia?

In Italia, il glifosato è molto diffuso in agricoltura. Lo dimostrano i dati del 2011 e 2012, riportati dal’ISPRA. Nella provincia di Treviso, solo nel 2007, sono stati usati 55.000 kg di glifosato e 8.000 kg di ammonio-glufosinato.

Il glifosato è sicuro per l’uomo?

La sicurezza del glifosato è ancora oggetto di discussione. Secondo l’EPA e l’EFSA, non è cancerogeno per le persone. Tuttavia, secondo l’IARC, c’è una possibilità che sia cancerogeno.

Studi mostrano che può danneggiare l’ambiente delle cellule e causare stress. Ma non è chiara la relazione con il cancro negli esseri umani.

Link alle fonti

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