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Apicoltura in Lombardia: Regolamenti e Normative Regionali
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La Regione Lombardia ha sviluppato un quadro normativo specifico per l’apicoltura, a partire dalla Legge Regionale n.54 del 28-06-1983 fino ai più recenti aggiornamenti come il Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n.134. Queste normative mirano all’incremento e alla tutela dell’attività apistica, valorizzando i prodotti e salvaguardando gli ambienti utilizzati come pascolo per le api.
Per gli apicoltori lombardi, conoscere queste normative è fondamentale per operare nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti. Borvei, il nostro shop online (https://borvei.it/), offre prodotti di alta qualità per l’apicoltura e supporta gli apicoltori nella loro attività.
Punti chiave
- La normativa sull’apicoltura in Lombardia disciplina tutti gli aspetti dell’attività apistica.
- La legislazione regionale si è evoluta nel tempo per rispondere alle esigenze del settore.
- Le normative lombarde hanno l’obiettivo di incrementare e tutelare l’apicoltura.
- La regolamentazione regionale si inserisce nel contesto della legislazione nazionale ed europea.
- Conoscere il quadro normativo è fondamentale per gli apicoltori.
Il Quadro Normativo dell’Apicoltura in Lombardia
Il quadro normativo dell’apicoltura in Lombardia rappresenta un insieme di regole e disposizioni volte a disciplinare e sostenere questa attività agricola. La regione Lombardia ha stabilito un solido fondamento legislativo per l’apicoltura, garantendo non solo la qualità del miele prodotto ma anche la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
La Legge Regionale n.54 del 28-06-1983
La Legge Regionale n.54 del 28 giugno 1983 costituisce la base normativa per l’apicoltura in Lombardia. Questa legge storica ha introdotto disposizioni in materia di finanziamento di programmi annuali di intervento, con contributi fino al 70% delle spese ammissibili per varie iniziative a favore dell’apicoltura. L’articolo 1 della legge regionale definisce chiaramente gli obiettivi: assicurare lo sviluppo dell’apicoltura, valorizzarne i prodotti e salvaguardare gli ambienti utilizzati come pascolo per le api.
Questa normativa ha rappresentato il fondamento legislativo per l’incremento e la tutela di questo settore zootecnico, stabilendo le prime norme organiche per l’apicoltura in Lombardia.
Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n.134 e Aggiornamenti Recenti
Il Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n.134 ha introdotto “Disposizioni in materia di sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429”. Questo decreto ha portato novità sostanziali nella categorizzazione dell’attività produttiva degli apicoltori, in particolare per gli allevamenti di piccole dimensioni e i produttori di miele in autoconsumo.
Le novità introdotte riguardano principalmente la categorizzazione dell’attività produttiva, con particolare attenzione agli allevamenti di piccole dimensioni e ai produttori di miele in autoconsumo. Il Manuale Operativo I&R, in risposta al decreto legislativo 134/2022, entrato in vigore dal 15/06/2023, ha fornito ulteriori chiarimenti operativi per l’applicazione delle nuove norme.
Classificazione delle Attività di Apicoltura
La classificazione delle attività di apicoltura è un aspetto fondamentale per comprendere le normative e le regolamentazioni che disciplinano questo settore in Lombardia. Le attività di apicoltura si dividono principalmente in due categorie: Familiari e Ordinarie.
Apicoltura Familiare
L’apicoltura familiare è definita come un’attività con capacità strutturale inferiore o uguale a 10 alveari, destinata esclusivamente alla produzione per autoconsumo o uso domestico privato, senza finalità commerciali. I limiti imposti all’apicoltura familiare sono pensati per semplificare gli adempimenti burocratici per i piccoli produttori, pur garantendo il rispetto delle norme sanitarie fondamentali.
Questa categoria di apicoltura è caratterizzata da un numero limitato di alveari e dall’assenza di scopi commerciali. Gli apicoltori che rientrano in questa categoria devono comunque rispettare le normative vigenti, anche se con adempimenti semplificati.
Apicoltura Ordinaria
L’apicoltura ordinaria comprende tutte le attività con capacità strutturale superiore a 10 alveari o qualsiasi allevamento con finalità commerciale, indipendentemente dal numero di arnie possedute. Per le attività ordinarie sono previsti requisiti più stringenti in termini di registrazione, documentazione e conformità alle normative sanitarie e fiscali.
Gli apicoltori che operano in questa categoria devono essere particolarmente attenti alle normative e alle procedure di registrazione e controllo, poiché le loro attività sono soggette a maggiori verifiche e controlli da parte delle autorità competenti.
Capacità Strutturale
Un concetto fondamentale introdotto dalla recente normativa è quello di “capacità strutturale,” che rappresenta il numero massimo di alveari che un apiario può contenere. La capacità strutturale dell’attività rappresenta invece la somma delle capacità di tutti gli apiari appartenenti allo stesso operatore.
La corretta classificazione dell’attività apistica è cruciale per determinare gli adempimenti normativi a cui l’apicoltore è soggetto, dalle procedure di registrazione agli obblighi sanitari e fiscali. Pertanto, comprendere e applicare correttamente il concetto di capacità strutturale è essenziale per gli apicoltori.
Procedure di Registrazione e Adempimenti Obbligatori
Per esercitare l’apicoltura in Lombardia, è essenziale comprendere le procedure di registrazione e gli obblighi normativi. La registrazione delle attività di apicoltura è un requisito fondamentale per garantire la gestione corretta degli apiari e la produzione di miele di qualità.
Registrazione in Banca Dati Nazionale (BDN)
La registrazione in Banca Dati Nazionale (BDN) è un adempimento obbligatorio per tutti gli operatori di apicoltura, sia familiari che ordinari, come stabilito dall’articolo 5 del D.Lgs 05 agosto 2022 n.134. Per le attività familiari, la procedura di registrazione può essere effettuata direttamente presso il Distretto Veterinario ATS territorialmente competente o tramite il portale online della BDN utilizzando l’allegato A del decreto 11 agosto 2014.
Denuncia Annuale degli Alveari
I possessori di alveari devono farne denuncia entro il 31 marzo di ogni anno agli enti responsabili dei servizi di zona, specificando se si tratta di impianti stanziali o nomadi. Questo adempimento è previsto dall’art. 7 della Legge Regionale n.54/1983. La denuncia annuale è cruciale per monitorare la salute degli apiari e prevenire la diffusione di malattie.
Documentazione Necessaria e Scadenze
La documentazione necessaria per la registrazione include l’allegato A del decreto 11 agosto 2014 (“Dichiarazione attività di apicoltura, assegnazione codice univoco identificativo e registrazione in BDA”) o documenti analoghi. È importante rispettare le scadenze previste per gli adempimenti obbligatori, come la denuncia annuale entro il 31 marzo e le registrazioni in BDN. La registrazione di un’attività di apicoltura, sia familiare che ordinaria, è soggetta al pagamento di un costo forfettario di €20, come stabilito dal D.Lgs 05 agosto 2022 n.134.
- La registrazione in BDN è obbligatoria per tutti gli operatori di apicoltura.
- Le attività familiari possono registrarsi presso il Distretto Veterinario ATS o tramite il portale online della BDN.
- Le attività ordinarie devono presentare una SCIA presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP).
- La denuncia annuale degli alveari è obbligatoria entro il 31 marzo di ogni anno.
Gli interventi di registrazione e controllo sono coordinati dagli enti territoriali competenti, che rilasciano anche un cartello indicativo da esporre presso gli apiari. La corretta gestione di questi adempimenti è fondamentale per il successo dell’attività di apicoltura e per il rispetto delle normative vigenti.
Apicoltura in Lombardia: Regolamenti e Normative Regionali Sanitarie
In Lombardia, l’apicoltura è regolamentata da specifiche disposizioni sanitarie che mirano a prevenire e controllare le malattie delle api. La salute degli alveari e la qualità dei prodotti dell’apicoltura sono garantiti da una serie di normative regionali.
Malattie Soggette a Denuncia Obbligatoria
Gli allevatori di api in Lombardia sono obbligati a denunciare all’ente responsabile dei servizi di zona competente per territorio le malattie sospette o accertate, tra cui acariosi, nosemiasi, peste americana ed europea e varroasi. Questa normativa è stabilita dall’articolo 8 della Legge Regionale n.54/1983, che sottolinea l’importanza della diagnosi precoce e dell’intervento tempestivo per contenere la diffusione di queste patologie.
Registro dei Trattamenti
Tutti gli allevamenti di api, compresi quelli familiari, devono mantenere un registro dei trattamenti non vidimato. In questo registro, devono essere annotati i prodotti utilizzati, i numeri di lotto e le date dei trattamenti. Questo adempimento è fondamentale per garantire la trasparenza e la tracciabilità degli interventi effettuati sugli alveari.
Certificazioni Sanitarie per Spostamento Alveari
Per gli spostamenti degli alveari, la normativa prevede l’obbligo di munirsi di un certificato sanitario rilasciato dal servizio veterinario dell’ente responsabile dei servizi di zona. Questo certificato deve attestare la sanità degli alveari e la provenienza da zona non infetta, garantendo così la prevenzione della diffusione di malattie.
Divieti di Trattamenti Antiparassitari durante la Fioritura
L’art. 6 della Legge Regionale stabilisce il divieto di effettuare trattamenti antiparassitari sulle piante in fioritura, una norma fondamentale per la protezione delle api e degli altri impollinatori. Questo divieto si applica alle piante legnose ed erbacee dall’inizio della loro fioritura alla caduta dei petali, e agli alberi di qualsiasi specie qualora siano in fioritura le vegetazioni sottostanti, salvo che queste ultime siano preventivamente sfalciate.
La vigilanza sul rispetto delle norme sanitarie è affidata al personale del corpo forestale, agli agenti di vigilanza in materia di caccia e pesca, alle guardie ecologiche e comunali, nonché agli agenti di polizia giudiziaria. Gli interventi diagnostici e quelli necessari al risanamento sono coordinati dagli enti responsabili dei servizi di zona, che possono avvalersi dei laboratori specializzati e degli esperti apistici delle associazioni.
Requisiti per i Laboratori di Smielatura
La normativa lombarda prevede disposizioni particolari per i laboratori di smielatura, distinguendo tra laboratori temporanei e permanenti. I requisiti per questi laboratori sono fondamentali per garantire la qualità e la sicurezza del miele prodotto.
I laboratori di smielatura possono essere classificati in due categorie principali: temporanei e permanenti. La scelta tra queste due opzioni dipende dalla data di attivazione dell’allevamento e dal numero di alveari posseduti.
Laboratorio Temporaneo: Normative e Scadenze
Per gli allevamenti ordinari attivati prima del 31/12/2023, è ancora possibile utilizzare un laboratorio temporaneo. Tuttavia, per quelli attivati dopo tale data, non è più concessa questa possibilità. Gli apicoltori con più di 10 alveari sono soggetti alla normativa del settore, che prevede l’applicazione della norma 852/2004.
La normativa prevede che gli apicoltori con più di 10 alveari debbano implementare procedure per l’autocontrollo delle regole di igiene dei locali, del personale e della lavorazione. Ciò include anche la registrazione e la denuncia annuale degli alveari.
Tipologia di Laboratorio | Requisiti | Scadenze |
---|---|---|
Laboratorio Temporaneo | Attività limitata nel tempo, coincidente con la cucina di casa propria | Attivazioni prima del 31/12/2023 |
Laboratorio Permanente | Conformità al Regolamento 852/2004, implementazione di procedure di autocontrollo | Attivazioni dopo il 31/12/2023 per allevamenti con più di 10 alveari |
Laboratorio Permanente secondo Regolamento 852/2004
I laboratori permanenti devono rispondere a requisiti strutturali specifici, che possono comportare interventi significativi di adeguamento dei locali per la produzione alimentare. La legge prevede anche disposizioni in materia di etichettatura (norma 1169) e adempimenti fiscali come l’apertura della partita IVA e la presentazione della SCIA.
L’acquisto di attrezzature per l’allestimento dei laboratori può beneficiare dei contributi previsti dall’art. 2 della Legge Regionale n. 54/1983, che prevede finanziamenti fino al 70% delle spese ammissibili per l’acquisto di macchine ed attrezzature per l’esercizio delle attività apistiche.
Conclusione
In sintesi, l’apicoltura in Lombardia rappresenta un settore regolamentato da una complessa normativa che disciplina tutti gli aspetti dell’attività, dalla registrazione degli alveari alla commercializzazione dei prodotti.
La Legge Regionale n.54 del 1983 e il Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n.134 costituiscono i pilastri fondamentali di questo quadro normativo, introducendo importanti modifiche nella classificazione delle attività apistiche e negli adempimenti obbligatori.
Gli apicoltori lombardi devono prestare particolare attenzione alla corretta classificazione della propria attività e al rispetto delle norme sanitarie, inclusa la denuncia delle malattie soggette a obbligo e la tenuta del registro dei trattamenti.
La Regione Lombardia ha previsto interventi a favore del settore, con contributi fino al 70% delle spese ammissibili per varie iniziative, dall’acquisto di attrezzature alla formazione professionale degli apicoltori.
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FAQ
Quali sono le normative vigenti per l’apicoltura nella regione Lombardia?
Le normative sono disciplinate dalla Legge Regionale n. 54 del 28-06-1983 e dal Decreto Legislativo 5 agosto 2022, n. 134, che regolano le attività di apicoltura e gli adempimenti obbligatori per gli apicoltori.
Come si effettua la registrazione degli alveari nella regione Lombardia?
La registrazione avviene attraverso la Banca Dati Nazionale (BDN) e la denuncia annuale degli alveari, come previsto dalle normative vigenti.
Quali sono le malattie soggette a denuncia obbligatoria per gli apicoltori?
Le malattie soggette a denuncia obbligatoria sono quelle previste dalle normative sanitarie vigenti, che richiedono la notifica immediata alle autorità competenti.
Quali sono i requisiti per i laboratori di smielatura nella regione Lombardia?
I laboratori di smielatura devono rispettare le normative previste dal Regolamento 852/2004 per i laboratori permanenti e le scadenze previste per i laboratori temporanei.
Qual è la documentazione necessaria per gli apicoltori nella regione Lombardia?
La documentazione necessaria include la registrazione in BDN, la denuncia annuale degli alveari, il registro dei trattamenti e le certificazioni sanitarie per lo spostamento degli alveari.
Quali sono le disposizioni relative ai trattamenti antiparassitari durante la fioritura?
I trattamenti antiparassitari sono vietati durante la fioritura per evitare danni alle api e garantire la sicurezza dei prodotti dell’alveare.
Attenzione
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