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Norme sulla Conservazione e Vendita del Miele: Requisiti da Conoscere
Norme sulla Conservazione e Vendita del Miele: Requisiti da Conoscere. Tutto quello che c'è da sapere per conservare e vendere miele in sicurezza.

La produzione del miele è una pratica antica che richiede attenzione ai dettagli per garantire la qualità del prodotto finale. Ma quali sono le regole che disciplinano la conservazione e la vendita di questo alimento prezioso?
Il settore apistico italiano è soggetto a un complesso quadro normativo che stabilisce i requisiti per la produzione e commercializzazione del miele e altri prodotti apistici. La conoscenza di queste normative è fondamentale per gli apicoltori che intendono immettere i propri prodotti sul mercato.
Le api svolgono un ruolo cruciale nell’apicoltura e nell’ecosistema, contribuendo all’impollinazione di numerose piante. La qualità del miele dipende da vari fattori, tra cui le pratiche di apicoltura e le condizioni di conservazione.
Punti Chiave
- Conoscere le normative vigenti per la produzione e vendita del miele.
- Importanza della qualità nella produzione del miele.
- Ruolo delle api nell’ecosistema e nell’apicoltura.
- Pratiche di apicoltura e condizioni di conservazione.
- Requisiti normativi per la commercializzazione dei prodotti apistici.
Il Quadro Normativo Europeo e Italiano per i Prodotti Apistici
La normativa europea e italiana sui prodotti apistici rappresenta un insieme di regole volte a garantire la qualità e la sicurezza del miele. Questo quadro normativo è fondamentale per gli apicoltori che operano nel territorio italiano.
Regolamenti CE834/2007 e 889/2008: Cosa Prevedono
I regolamenti CE834/2007 e 889/2008 sono fondamentali per la produzione biologica di prodotti apistici. Il Regolamento CE834/2007 stabilisce i principi della produzione biologica, mentre il Regolamento 889/2008 ne definisce le regole di attuazione. Questi regolamenti disciplinano aspetti come l’alimentazione delle api, il controllo delle malattie e l’utilizzo di sostanze chimiche.
“La produzione biologica è un sistema che contribuisce alla protezione dell’ambiente e alla promozione di pratiche agricole sostenibili,” come sottolineato dalle normative europee.
La Legislazione Italiana sulla Produzione e Vendita del Miele
In Italia, gli apicoltori devono rispettare ulteriori requisiti obbligatori, tra cui la registrazione dell’attività presso le autorità competenti e la tenuta di registri di produzione. La registrazione presso il Registro Nazionale degli Apicoltori è obbligatoria e consente alle autorità di monitorare e controllare le attività apistiche sul territorio.
- La legislazione italiana integra le normative europee con disposizioni specifiche per il contesto nazionale.
- Le norme nazionali stabiliscono i requisiti per la registrazione dell’attività apistica e la conformità alle disposizioni sanitarie.
- La legislazione italiana definisce anche i parametri qualitativi specifici per il miele prodotto e commercializzato sul territorio nazionale.
Pertanto, la conoscenza approfondita della legislazione italiana è fondamentale per gli apicoltori che intendono operare nel rispetto delle norme e garantire la qualità dei propri prodotti.
Requisiti Obbligatori per gli Apicoltori in Italia
Per gli apicoltori italiani, è fondamentale conoscere i requisiti obbligatori per la produzione e vendita del miele. La legislazione vigente prevede specifiche normative per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto.
La SCIA Unica: Cos’è e Come Presentarla
La SCIA Unica (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è un documento necessario per gli apicoltori che intendono esercitare la loro attività in Italia. Essa rappresenta una dichiarazione che attesta l’inizio dell’attività apistica.
Per presentare la SCIA Unica, gli apicoltori devono compilare la documentazione richiesta, che include la scheda anagrafica e il modello unico regionale. La documentazione varia in base alla tipologia di produzione che si intende svolgere.
Registrazione e Documentazione Necessaria
La registrazione dell’attività apistica richiede la presentazione di documentazione specifica. Gli apicoltori devono fornire informazioni dettagliate sulla loro attività, inclusa la tipologia di produzione e le strutture utilizzate.
I casi possibili sono sostanzialmente riconducibili a tre categorie: produzione primaria senza laboratorio di smielatura proprio, produzione primaria con laboratorio di smielatura proprio, e produzione secondaria che include lavorazioni come il miele con nocciole o l’invasettamento di miele acquistato da terzi.
Tipologia di Produzione | Documentazione Necessaria |
---|---|
Produzione Primaria senza Laboratorio di Smielatura | Scheda anagrafica, Modello unico regionale, SCIA Unica |
Produzione Primaria con Laboratorio di Smielatura | Scheda anagrafica, Modello unico regionale, SCIA Unica, Planimetria dei locali, Relazione tecnica igienico-sanitaria |
Produzione Secondaria | Scheda anagrafica, Modello unico regionale, SCIA Unica, Indicazione della linea d’attività “Lavorazione di prodotti dell’apiario” |
In tutti i casi, è necessario effettuare il pagamento dei diritti sanitari a favore dell’ASL, con una tariffa di €20 per ogni linea d’attività.
Tipologie di Produzione Apistica: Primaria e Secondaria
La produzione apistica si articola in due tipologie principali: primaria e secondaria. Queste due categorie rappresentano le diverse fasi e modalità attraverso cui il miele e altri prodotti apistici vengono ottenuti e lavorati.
Produzione Primaria
La produzione primaria in apicoltura riguarda l’allevamento delle api e la raccolta del miele direttamente dagli alveari. Gli apicoltori che si occupano di produzione primaria devono seguire precise normative per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto.
I requisiti per la produzione primaria includono la registrazione degli apiari, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, e la gestione appropriata delle api per evitare malattie e contaminazioni.
Produzione Secondaria
La produzione secondaria comprende le attività di trasformazione del miele e degli altri prodotti apistici. Questo include la lavorazione, il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti.
I produttori secondari, o trasformatori, possono lavorare il proprio miele, confezionare miele acquistato da terzi, o realizzare prodotti derivati come il miele con nocciole. Le normative per la produzione secondaria sono più stringenti, con requisiti specifici per il laboratorio di lavorazione e per le procedure di controllo della qualità.
Tipologia di Produzione | Caratteristiche | Requisiti |
---|---|---|
Produzione Primaria | Allevamento api e raccolta miele | Registrazione apiari, norme igienico-sanitarie |
Produzione Secondaria | Lavorazione e confezionamento miele | Requisiti laboratorio, controllo qualità |
Requisiti dei Laboratori di Smielatura
I laboratori di smielatura rappresentano un ambiente critico nella produzione di miele di qualità. La qualità del prodotto finale dipende fortemente dalle condizioni in cui viene estratto e lavorato il miele.
Caratteristiche Strutturali e Igienico-Sanitarie
Un laboratorio di smielatura deve essere progettato e mantenuto in modo da garantire la pulizia e la sicurezza del miele durante il processo di estrazione. Le pareti e i pavimenti devono essere realizzati con materiali facili da pulire e resistenti alla corrosione. Inoltre, è fondamentale avere un’adeguata ventilazione e illuminazione per prevenire la contaminazione e garantire condizioni di lavoro ottimali.
L’igiene è un aspetto cruciale nella gestione di un laboratorio di smielatura. È necessario implementare procedure di pulizia e disinfezione regolari per tutte le superfici e le attrezzature a contatto con il miele. Questo aiuta a prevenire la crescita di microrganismi indesiderati e a mantenere la qualità del prodotto.
Attrezzature Necessarie e Loro Manutenzione
Le attrezzature necessarie in un laboratorio di smielatura includono disopercolatrici, smielatori centrifughi, maturatori, filtri e sistemi di invasettamento. Tutti questi strumenti devono essere realizzati con materiali idonei al contatto con gli alimenti e progettati per essere facilmente puliti e disinfettati.
La manutenzione regolare delle attrezzature è fondamentale per garantire il loro corretto funzionamento e prevenire contaminazioni del prodotto. È necessario predisporre un piano di manutenzione programmata che preveda controlli periodici e la sostituzione delle parti usurate o danneggiate. La documentazione relativa alla manutenzione deve essere conservata e resa disponibile durante le ispezioni delle autorità competenti.
La gestione efficace del tempo e delle risorse nel laboratorio di smielatura è cruciale per ottimizzare la produzione e mantenere la qualità dei prodotti. Un’attenta pianificazione e un’adeguata manutenzione delle attrezzature contribuiscono a ridurre i tempi di inattività e a migliorare l’efficienza complessiva del processo di produzione.
Il Sistema HACCP Applicato all’Apicoltura
Nell’ambito dell’apicoltura, l’implementazione del sistema HACCP è cruciale per il controllo dei pericoli e la garanzia della qualità del prodotto. Il sistema HACCP, o Analisi dei Pericoli e Punti Critici di Controllo, è un approccio sistematico per identificare e controllare i pericoli nella produzione alimentare.
Punti Critici di Controllo nella Produzione del Miele
I punti critici di controllo nella produzione del miele includono la gestione delle api, la raccolta del nettare, e la lavorazione del miele. È fondamentale identificare questi punti per applicare misure preventive efficaci.
- Gestione delle api: controllo delle malattie e uso appropriato di trattamenti.
- Raccolta del nettare: assicurare che le fonti di nettare siano libere da contaminanti.
- Lavorazione del miele: mantenere condizioni igieniche durante la smielatura e lo stoccaggio.
Implementazione del Sistema HACCP nel Laboratorio di Smielatura
L’implementazione del sistema HACCP nel laboratorio di smielatura inizia con la formazione di un team HACCP. Questo team è responsabile della descrizione dettagliata del prodotto e del processo produttivo, identificando i pericoli e stabilendo misure preventive.
Fase di Produzione | Pericoli Identificati | Misure Preventive |
---|---|---|
Raccolta del Nettare | Contaminanti ambientali | Selezione di aree di raccolta pulite |
Smielatura | Contaminazione da attrezzature | Manutenzione e pulizia regolare delle attrezzature |
Stoccaggio | Crescita di muffe e lieviti | Controllo dell’umidità e della temperatura |
La documentazione completa del sistema HACCP, inclusi i registri di monitoraggio e le verifiche periodiche, deve essere mantenuta aggiornata e resa disponibile durante le ispezioni delle autorità competenti. Questo garantisce la conformità alle normative vigenti e la sicurezza del miele prodotto.
Norme sulla Conservazione e Vendita del Miele: Requisiti da Conoscere
Per garantire la qualità del miele, è essenziale comprendere le norme relative alla sua conservazione e vendita. Il miele è un prodotto naturalmente stabile che, se conservato correttamente, può mantenere le sue proprietà organolettiche e nutrizionali per periodi prolungati.
Condizioni Ottimali per la Conservazione del Miele
La conservazione del miele richiede condizioni specifiche per mantenerne la qualità. È consigliabile conservare il miele in contenitori ermetici, al riparo dalla luce e a temperature moderate. Il contenuto d’acqua iniziale del miele influisce sulla sua conservazione; pertanto, è fondamentale che il miele sia stato estratto e confezionato correttamente.
Le condizioni ideali per la conservazione del miele includono:
- Temperatura costante tra i 10°C e i 18°C
- Assenza di luce diretta
- Umidità relativa bassa
- Contenitori ermetici per evitare l’assorbimento di umidità
Durata e Preservazione delle Proprietà Organolettiche
Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) indicato sulle confezioni di miele non rappresenta una data di scadenza, ma il periodo entro il quale il prodotto mantiene intatte le sue caratteristiche ottimali. Nel tempo, il miele può subire modificazioni naturali come la cristallizzazione o lievi cambiamenti di colore, che non ne compromettono la qualità o la commestibilità.
Per preservare al meglio le proprietà organolettiche del miele, è importante evitare il riscaldamento, che può degradare enzimi e composti aromatici. La velocità di invecchiamento del miele dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia di miele e le condizioni di conservazione.
Alcune raccomandazioni per la preservazione delle proprietà organolettiche includono:
- Evitare temperature elevate
- Non esporre il miele alla luce diretta del sole
- Utilizzare contenitori ermetici per la conservazione
Etichettatura del Miele: Requisiti Legali e Informazioni Obbligatorie
L’etichettatura del miele è un aspetto fondamentale per garantire la trasparenza e la sicurezza nel commercio di questo prodotto alimentare. Le normative vigenti stabiliscono precisi requisiti per l’etichettatura, volti a tutelare i consumatori e gli operatori del settore.
Denominazione di Vendita e Origine Geografica
La denominazione di vendita del miele deve essere conforme alle disposizioni legislative. È obbligatorio indicare la denominazione del prodotto, che può essere “miele” o denominazioni più specifiche come “miele di acacia” o “miele millefiori”. Inoltre, l’origine geografica del miele deve essere chiaramente indicata sull’etichetta. Questo include il paese o la regione di origine, per garantire la trasparenza e permettere ai consumatori di fare scelte informate.
Per ulteriori dettagli sulla corretta etichettatura del miele, si consiglia di consultare la guida sull’etichettatura del miele, che fornisce informazioni approfondite sulle normative e i requisiti.
Termine Minimo di Conservazione e Altre Informazioni Essenziali
Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) è un’informazione essenziale che deve essere riportata sull’etichetta del miele. Il TMC non rappresenta una data di scadenza, ma indica il periodo entro il quale il miele mantiene le sue caratteristiche qualitative specifiche se conservato adeguatamente. In generale, il TMC per il miele può variare da 18 mesi a due anni e mezzo, a seconda del tipo di miele e delle condizioni di stoccaggio.
- Il TMC deve essere indicato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, seguita dalla data o dall’indicazione del punto in cui questa è riportata sulla confezione.
- Altre informazioni essenziali includono la quantità netta del prodotto, espressa in grammi o chilogrammi, e le condizioni particolari di conservazione.
- L’etichetta deve riportare il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni.
Le informazioni nutrizionali, sebbene non obbligatorie per il miele in quanto prodotto monoingrediente, possono essere riportate volontariamente seguendo le disposizioni del Regolamento UE 1169/2011. Questo può essere utile per i consumatori che desiderano avere maggiori dettagli sul valore nutrizionale del prodotto.
Varietà di Miele e Caratteristiche Specifiche
Esistono numerose varietà di miele, differenziate in base alla loro origine floreale e alle loro caratteristiche organolettiche. Il miele può essere classificato in diverse tipologie in base alla sua composizione e alle sue proprietà.
Mieli Monoflora: Proprietà e Conservazione
I mieli monoflora sono ottenuti dal nettare di una singola specie botanica predominante. Questi mieli presentano caratteristiche organolettiche e proprietà specifiche che dipendono dalla pianta di origine. Ad esempio, il miele di acacia è noto per il suo sapore delicato e il colore chiaro, mentre il miele di castagno ha un sapore più intenso e un colore più scuro.
La conservazione dei mieli monoflora richiede attenzione alle condizioni di temperatura e umidità per preservarne le proprietà. È consigliabile conservarli in contenitori ermetici, lontani dalla luce diretta e da fonti di calore.
Mieli Millefiori e Mieli di Melata: Differenze e Requisiti
Il miele millefiori è ottenuto dal nettare di diverse specie botaniche, senza che nessuna sia predominante. Le sue caratteristiche variano in base alla composizione floristica del territorio e al periodo di raccolta. I mieli millefiori primaverili tendono ad avere colori più chiari e sapori più delicati, mentre quelli estivi o autunnali presentano generalmente tonalità più scure e sapori più intensi.
- Il miele di melata non deriva dal nettare dei fiori ma dalle secrezioni zuccherine di insetti succhiatori che si nutrono della linfa di alcune piante.
- Questo tipo di miele si distingue per il colore molto scuro, la consistenza densa e il sapore meno dolce e più maltato.
- I requisiti legali per la commercializzazione dei mieli millefiori e di melata sono stabiliti dalla Direttiva 2001/110/CE e dal D.Lgs. 179/2004.
L’origine del miele di melata può essere ricondotta a conifere e querce, e presenta un elevato contenuto di sali minerali. La sua produzione può essere influenzata dalle condizioni climatiche e dalla presenza di afidi sulle piante.
Il Processo di Certificazione Biologica per i Prodotti Apistici
La certificazione biologica per i prodotti apistici rappresenta un importante riconoscimento della qualità e della sostenibilità ambientale. Questo processo è fondamentale per gli apicoltori che desiderano valorizzare i loro prodotti e garantire la loro conformità agli standard di produzione biologica.
Periodo di Conversione e Sostituzione della Cera
Il periodo di conversione è una fase cruciale nel processo di certificazione biologica. Durante questo periodo, gli apicoltori devono adottare pratiche di produzione biologica e sostituire la cera degli alveari con cera biologica. La sostituzione della cera è necessaria per eliminare eventuali residui di sostanze chimiche di sintesi e garantire che i prodotti dell’alveare siano conformi agli standard biologici.
La tabella seguente riassume i principali requisiti per il periodo di conversione e la sostituzione della cera:
Requisito | Descrizione |
---|---|
Periodo di Conversione | Almeno 12 mesi di produzione biologica |
Sostituzione della Cera | Tutta la cera deve essere sostituita con cera biologica |
Requisiti per l’Apicoltura Biologica: Posizionamento, Trattamenti e Alimentazione
L’apicoltura biologica richiede il rispetto di specifici requisiti relativi al posizionamento degli alveari, ai trattamenti sanitari e all’alimentazione delle api. Gli alveari devono essere collocati in aree con vegetazione spontanea o coltivazioni biologiche in un raggio di almeno 3 km, lontano da fonti di inquinamento.
- Gli alveari devono essere situati in aree con vegetazione spontanea o coltivazioni biologiche.
- I trattamenti sanitari devono privilegiare l’uso di sostanze naturali.
- L’alimentazione delle api deve essere basata principalmente sul miele e polline prodotti nell’apiario.
Come Riconoscere un Miele di Qualità
La qualità del miele può essere determinata attraverso l’analisi delle sue proprietà organolettiche e fisiche. Un miele di alta qualità è caratterizzato da specifiche caratteristiche che lo distinguono da prodotti di qualità inferiore.
Caratteristiche Organolettiche e Fisiche del Miele Autentico
Il miele autentico presenta caratteristiche organolettiche uniche, come aroma e sapore, che variano a seconda della fonte floreale. Le proprietà fisiche, come la viscosità e la cristallizzazione, sono influenzate dalla composizione chimica e dal contenuto di acqua. Un miele di qualità mantiene intatte queste proprietà nel tempo.
La presenza di particelle estranee o l’alterazione delle proprietà organolettiche può indicare un prodotto di scarsa qualità o adulterato. Pertanto, è fondamentale esaminare attentamente il prodotto prima dell’acquisto.
Il Processo Naturale di Cristallizzazione
La cristallizzazione del miele è un processo naturale che avviene nel tempo. È influenzata da fattori come la composizione del miele, la temperatura e la presenza di nuclei di cristallizzazione. Un miele che cristallizza in modo naturale è spesso indice di alta qualità e purezza.
Il miele può cristallizzare a causa della precipitazione degli zuccheri in forma di cristalli di glucosio. Questo processo può essere accelerato da temperature più basse e dalla presenza di particelle che fungono da nuclei di cristallizzazione. La cristallizzazione non altera le proprietà nutrizionali o organolettiche del miele, e un miele cristallizzato mantiene intatte tutte le sue proprietà nutrizionali.
Rischi e Frodi nel Settore Apistico
The integrity of honey production is threatened by various forms of adulteration and contamination. The apiculture sector is particularly vulnerable due to the complexity of the production process and the potential for human error or intentional malpractice.
Adulterazione del Miele: Pratiche Comuni e Come Riconoscerle
L’adulterazione del miele rappresenta una delle principali frodi nel settore apistico. Questa pratica può avvenire attraverso l’aggiunta di zuccheri o altri prodotti estranei al miele per aumentarne il volume o modificarne le caratteristiche. Per riconoscere l’adulterazione, è fondamentale analizzare le proprietà organolettiche e chimiche del miele. I consumatori possono scegliere prodotti di alta qualità acquistandoli da produttori affidabili e controllando l’etichettatura per informazioni sulla provenienza e sulla composizione.
Gli apicoltori, dal canto loro, possono prevenire l’adulterazione adottando buone pratiche apistiche e garantendo la trasparenza lungo tutta la filiera di produzione. La certificazione dei prodotti può ulteriormente rassicurare i consumatori sulla qualità e l’autenticità del miele.
Contaminanti e Residui: Normative e Controlli
I contaminanti e i residui nel miele possono derivare da diverse fonti, tra cui trattamenti veterinari non autorizzati, pesticidi utilizzati in agricoltura e sostanze migrate dai materiali di contatto. Le normative europee e nazionali stabiliscono limiti massimi di residui (LMR) per diverse sostanze potenzialmente presenti nel miele, con l’obiettivo di garantire la sicurezza del prodotto e la salute dei consumatori.
I controlli ufficiali sui prodotti apistici sono effettuati dalle autorità competenti attraverso piani di monitoraggio e sorveglianza. Gli apicoltori possono prevenire la contaminazione del miele adottando buone pratiche apistiche e utilizzando solo trattamenti autorizzati. Inoltre, il posizionamento degli alveari lontano da fonti di inquinamento ambientale può ridurre significativamente il rischio di contaminazione.
Dove Acquistare Miele di Qualità: Borvei
Per gli appassionati di prodotti naturali, Borvei offre una gamma di mieli di alta qualità, frutto di una produzione attenta e rispettosa dell’ambiente. La nostra dedizione alla qualità è evidente in ogni fase della produzione, dalla raccolta del nettare alla commercializzazione del prodotto finale.
Il Nostro Shop Online: Prodotti e Caratteristiche
Lo shop online di Borvei consente di esplorare e acquistare una vasta gamma di mieli, ognuno con caratteristiche uniche e benefici specifici. I nostri prodotti sono il risultato di una produzione attenta e di una selezione rigorosa, garantendo così la qualità e l’autenticità del miele.
I nostri mieli sono disponibili in diverse tipologie, tra cui mieli monoflora e millefiori, ognuno con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali.
I Nostri Punti Vendita Fisici a Bologna e Savigno
Se preferisci un’esperienza di acquisto più personale, puoi visitare i nostri punti vendita fisici. I nostri apicoltori esperti saranno felici di guidarti nella scelta del miele che meglio si adatta alle tue esigenze.
Il nostro punto vendita principale si trova presso il Mercato delle Erbe nel centro storico di Bologna, in Via Ugo Bassi 25, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 14:00 e il sabato dalle 8:30 alle 18:00. A Savigno, nella Valsamoggia bolognese, è possibile visitare il punto vendita in Via della Libertà 45, su appuntamento telefonico.
Conclusione
In conclusione, le norme per la conservazione e vendita del miele sono essenziali per garantire prodotti di qualità ai consumatori. La conoscenza di queste normative è fondamentale per gli apicoltori che desiderano operare nel rispetto delle leggi.
La distinzione tra produzione primaria e secondaria, l’implementazione del sistema HACCP, e la corretta etichettatura sono solo alcuni degli aspetti cruciali discussi. Per ulteriori informazioni sulla documentazione necessaria per la vendita del miele, si consiglia di visitare questo articolo.
La qualità del miele dipende anche dalla sua conservazione ottimale e dalla capacità di riconoscerne le caratteristiche specifiche. Gli apicoltori devono essere consapevoli dei rischi e delle frodi nel settore apistico per proteggere l’integrità del mercato e la fiducia dei consumatori.
In sintesi, la produzione e commercializzazione del miele richiedono un impegno costante verso la qualità e la conformità alle normative vigenti, garantendo così la salute pubblica e la trasparenza del mercato.
FAQ
Quali sono i requisiti per la conservazione del miele?
Come deve essere etichettato il miele?
Quali sono le caratteristiche del miele di qualità?
Come posso riconoscere un miele adulterato?
Quali sono i requisiti per la produzione biologica del miele?
Come posso acquistare miele di qualità?
Qual è il processo di cristallizzazione del miele?
Quali sono le normative vigenti per la vendita del miele?
Attenzione
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