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Come Funzionano i Controlli Sanitari sulle Api e sul Miele?
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Qual è il segreto dietro la produzione di miele di alta qualità e come vengono garantiti i controlli sanitari nel settore apistico? La produzione di miele non è solo un’attività agricola, ma anche un processo che richiede rigorosi controlli per garantire la sicurezza e la qualità del prodotto finale.
I controlli sanitari sulle api e sul miele sono fondamentali per prevenire la diffusione di malattie e garantire il benessere delle api. Questi controlli sono regolati da normative specifiche e prevedono analisi periodiche da parte di enti preposti.
Punti Chiave
- Importanza dei controlli sanitari nel settore apistico
- Normative vigenti per la produzione di miele
- Ruolo degli apicoltori nel mantenimento degli standard di produzione
- Metodi di analisi per la verifica della qualità del miele
- Importanza del benessere delle api per la qualità del miele
Il Quadro Normativo dei Controlli Sanitari in Apicoltura
La salute delle api e la qualità del miele sono garantite da un quadro normativo che disciplina l’apicoltura a livello nazionale ed europeo. Questo insieme di regole è fondamentale per preservare l’ambiente naturale e assicurare la salubrità dei prodotti derivanti dall’apicoltura.
Legislazione Italiana ed Europea
La legislazione italiana in materia di apicoltura è principalmente regolata dalla Legge 313/2004, che definisce l’apicoltura come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale. A livello europeo, il Regolamento (UE) 2016/429 (Legge sulla salute animale) e il Regolamento (CE) n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari costituiscono il quadro normativo di riferimento.
- La normativa stabilisce i parametri di composizione che il miele deve rispettare per essere commercializzato.
- I limiti legali di composizione sono stati scelti tenendo conto dei risultati ottenuti su migliaia di campioni analizzati da ricercatori di diverse nazionalità.
- La legislazione prevede anche deroghe specifiche per alcuni tipi di miele che, per caratteristiche naturali, possono presentare parametri che escono dai limiti standard.
Un esempio di deroga riguarda i mieli di castagno italiani, che possono avere un contenuto in ceneri superiore alla norma. Il quadro normativo definisce inoltre le responsabilità degli apicoltori in caso di rilevamento di malattie soggette a denuncia obbligatoria.
Normativa | Descrizione | Ambito di Applicazione |
---|---|---|
Legge 313/2004 | Definisce l’apicoltura come attività di interesse nazionale | Nazionale |
Regolamento (UE) 2016/429 | Legge sulla salute animale | Europeo |
Regolamento (CE) n. 852/2004 | Igiene dei prodotti alimentari | Europeo |
La corretta applicazione di queste normative può essere di esempio per altre attività agricole, mostrando come la regolamentazione possa essere utilizzata per proteggere sia l’ambiente che la salute pubblica.
Come Funzionano i Controlli Sanitari sulle Api e sul Miele?
I controlli sanitari sulle api e sul miele sono fondamentali per garantire la salute pubblica e il benessere degli insetti impollinatori. Questi controlli sono essenziali per assicurare che il miele e gli altri prodotti dell’alveare siano sicuri per il consumo umano e che le api siano protette dalle malattie.
La legge n.753/82 stabilisce che “…in nessun caso il miele può contenere sostanze di qualsiasi natura in quantità tali da presentare un pericolo per la salute umana…”. Questo principio guida i controlli sanitari nel settore apistico, che hanno diversi obiettivi fondamentali.
Obiettivi dei Controlli Sanitari
I controlli sanitari nel settore apistico hanno obiettivi multipli. Innanzitutto, mirano a tutelare la salute pubblica garantendo che il miele e gli altri prodotti dell’alveare siano sicuri per il consumo umano. Un altro obiettivo cruciale è la salvaguardia del benessere delle api, attraverso il monitoraggio e la prevenzione delle malattie che possono colpire questi insetti impollinatori.
- Garantire la sicurezza del miele e degli altri prodotti dell’alveare per il consumo umano.
- Salvaguardare il benessere delle api attraverso il monitoraggio e la prevenzione delle malattie.
- Verificare la corrispondenza del prodotto alla sua denominazione di vendita.
- Prevenire la diffusione di malattie tra gli alveari, soprattutto in caso di apicoltura nomade.
- Monitorare la presenza di residui di farmaci veterinari e contaminanti ambientali nel miele.
- Identificare tempestivamente nuovi patogeni o parassiti per attuare misure di contenimento efficaci.
Questi obiettivi sono perseguiti attraverso un sistema di controlli che include ispezioni negli apiari, analisi del miele e monitoraggio delle condizioni degli alveari. L’identificazione di nuovi patogeni o parassiti, come ad esempio l’Aethina tumida, consente di attuare misure di contenimento efficaci prima che si diffondano su larga scala, riducendo così il rischio per i consumatori e per le api stesse.
In sintesi, i controlli sanitari sulle api e sul miele sono un elemento cruciale per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del benessere delle api. Attraverso un approccio integrato e rigoroso, questi controlli garantiscono la sicurezza e la qualità dei prodotti dell’alveare, contribuendo al contempo alla salute degli ecosistemi.
La Banca Dati Apistica Nazionale
La Banca Dati Apistica Nazionale rappresenta un pilastro fondamentale per la gestione e il controllo del settore apistico italiano. Istituita per centralizzare tutte le informazioni relative agli apicoltori e ai loro alveari, svolge un ruolo cruciale nella sanità e nella gestione del comparto apistico.
La Banca Dati Apistica Nazionale (BDA) gestisce l’anagrafica degli apicoltori, i dati degli allevamenti e le postazioni degli apiari, il censimento annuale e le movimentazioni. Questo sistema consente di avere un quadro completo e aggiornato del settore apistico nazionale.
Registrazione degli Apicoltori
La registrazione alla BDA è obbligatoria per tutti gli apicoltori, indipendentemente dal numero di alveari posseduti e dalla finalità dell’allevamento. Il processo di registrazione prevede la comunicazione di dati anagrafici dell’apicoltore, la localizzazione degli apiari, il numero di alveari posseduti e la tipologia di attività svolta.
- La registrazione consente di ottenere un codice identificativo univoco per ogni apicoltore, essenziale per tutte le comunicazioni ufficiali.
- La BDA facilita l’organizzazione dei controlli sanitari e il monitoraggio del benessere delle api.
- Il sistema permette di tracciare la movimentazione degli alveari, aspetto critico per il controllo delle malattie delle api.
Attraverso la BDA, le autorità sanitarie possono monitorare efficacemente la distribuzione degli alveari sul territorio nazionale, garantendo un controllo più efficace sulla sanità del settore apistico.
I Controlli Sanitari sugli Alveari
I controlli sanitari sugli alveari rappresentano un aspetto cruciale nella gestione dell’apicoltura moderna. Questi controlli sono fondamentali per garantire la salute delle api e la qualità del miele prodotto.
L’obiettivo principale di questi controlli è quello di monitorare la presenza di pesti e malattie nelle api allevate in un determinato territorio. Le ispezioni vengono condotte su base zonale, con particolare attenzione ai territori dove sono stati notificati casi di malattie soggette a denuncia obbligatoria.
Ispezioni Fisiche degli Alveari
Le ispezioni fisiche degli alveari sono eseguite da personale veterinario delle ASL competenti per territorio. Durante l’ispezione, il veterinario esamina visivamente lo stato generale dell’alveare, la forza della famiglia di api, la presenza della regina e lo sviluppo della covata.
- Esame visivo dello stato generale dell’alveare
- Valutazione della forza della famiglia di api
- Verifica della presenza della regina e dello sviluppo della covata
- Individuazione di segni clinici di malattie come la peste americana, la peste europea, la nosemiasi o la varroatosi
Durante i controlli, l’apicoltore deve garantire l’accesso agli alveari e fornire tutte le informazioni richieste dal veterinario, inclusa la documentazione relativa ai trattamenti sanitari effettuati. In caso di sospetto di malattia, il veterinario può disporre il prelievo di campioni per analisi di laboratorio.
Le ispezioni fisiche rappresentano il punto di partenza fondamentale per i controlli sanitari nel settore apistico. Attraverso queste ispezioni, è possibile individuare tempestivamente le malattie e adottare misure di contenimento efficaci, garantendo il benessere delle api e la qualità del miele.
Le Principali Malattie delle Api sotto Sorveglianza
La salute delle api è fondamentale per l’ecosistema e l’agricoltura, ma è minacciata da diverse malattie gravi. Tra queste, alcune sono particolarmente pericolose e richiedono una sorveglianza costante per prevenire danni irreparabili alle colonie di api e, di conseguenza, alla produzione di miele.
Peste Americana ed Europea
Due delle malattie più significative che colpiscono le api sono la peste americana e la peste europea. La peste americana, causata dal batterio Paenibacillus larvae, è particolarmente pericolosa poiché distrugge la covata e può portare al collasso dell’intera famiglia di api. I sintomi caratteristici includono opercoli affossati e forati, e larve morte di colore marrone che formano un filamento vischioso se estratte con uno stecchino.
La peste europea, causata dal batterio Melissococcus plutonius, colpisce principalmente le larve non ancora opercolate. Sebbene meno letale della peste americana, rappresenta comunque un punto critico per la salute dell’alveare.
- La diagnosi della peste americana avviene attraverso l’indagine visiva e olfattiva dei telaini da nido, con conferma tramite esami di laboratorio in caso di sospetto.
- In caso di accertamento di peste americana o europea, le misure di controllo prevedono la distruzione degli alveari infetti mediante bruciatura.
- I controlli vengono estesi anche agli apiari vicini al focolaio primario per prevenire la diffusione della malattia.
L’attenta sorveglianza e il controllo di queste malattie sono cruciali per il benessere delle api e la qualità del miele prodotto. La loro gestione efficace richiede una combinazione di diagnosi precoce, interventi mirati, e pratiche di allevamento responsabili.
Le Analisi del Miele: Metodi e Significato
Le analisi del miele sono fondamentali per determinarne la qualità e l’origine. Queste analisi rappresentano uno strumento essenziale per valutare la conformità del miele ai parametri di legge e per garantirne la genuinità.
Effettuare un’analisi fisico-chimica completa del miele non significa, come potrebbe credere un profano, identificare e dosare tutte le sostanze contenute nel prodotto. Un’analisi del genere è possibile solo in laboratori molto attrezzati e a costi elevati.
Analisi Fisico-Chimiche
Le analisi fisico-chimiche del miele sono cruciali per valutarne la qualità. Queste analisi comprendono la misurazione di parametri come il contenuto di umidità, l’acidità, il contenuto di idrossimetilfurfurale (HMF), e la composizione zuccherina.
- Le analisi fisico-chimiche rappresentano uno strumento fondamentale per valutare la qualità del prodotto e verificarne la conformità ai parametri di legge.
- Queste analisi non implicano l’identificazione di tutte le sostanze presenti nel miele, ma si concentrano su specifici parametri significativi per determinarne qualità e origine.
- Per quanto riguarda le sostanze minerali, si stima la loro quantità totale attraverso il dosaggio del residuo dopo incenerimento (ceneri) o la misura della conducibilità elettrica.
Questi parametri forniscono informazioni cruciali sulla genuinità e sull’origine botanica del miele. Ad esempio, i mieli chiari come la robinia hanno valori bassi di ceneri, mentre quelli scuri come la melata presentano valori elevati.
Le analisi fisico-chimiche richiedono metodi specifici per ogni parametro e devono essere eseguite in laboratori attrezzati. Ciò rende questi controlli accessibili anche in un contesto applicativo normale, garantendo la qualità del miele sul mercato.
I Limiti Legali di Composizione del Miele
La normativa italiana sul miele stabilisce precisi limiti di composizione per garantire la qualità del prodotto. Questi limiti sono fondamentali per assicurare che il miele commercializzato corrisponda alle aspettative del consumatore e sia conforme alle disposizioni legislative.
I parametri di composizione del miele sono stati definiti tenendo conto di diversi fattori, tra cui la prevenzione di frodi e alterazioni durante la produzione, lavorazione e conservazione. La scelta di questi parametri è stata influenzata anche dalla fattibilità dei metodi analitici e dalla possibilità di effettuare controlli in laboratori non eccessivamente specializzati.
Parametri Controllati dalla Legge
La legge italiana sul miele, all’articolo 2, stabilisce i limiti legali di composizione che il prodotto deve rispettare. Questi includono:
- Contenuto di umidità non superiore al 20%, con alcune eccezioni.
- Contenuto di zuccheri riduttori non inferiore al 65% per il miele di fiori.
- Contenuto di saccarosio apparente generalmente non superiore al 5%.
- Acidità non superiore a 50 milliequivalenti per kg.
- Contenuto di idrossimetilfurfurale (HMF) non superiore a 40 mg/kg.
Questi parametri sono stati selezionati per garantire la genuinità e la qualità del miele. Se un prodotto commercializzato come miele non rispetta uno o più di questi parametri, è probabile che non sia miele genuino o che abbia subito alterazioni significative.
Con l’evoluzione delle tecniche analitiche, alcuni parametri previsti dalla legge potrebbero essere sostituiti da determinazioni più precise. Ad esempio, l’analisi degli zuccheri potrebbe oggi essere effettuata con metodi strumentali più dettagliati.
Controlli sulla Presenza di Contaminanti
I contaminanti nel miele possono derivare da varie fonti, inclusi residui di farmaci veterinari utilizzati nell’apicoltura. La presenza di questi residui può essere causata da trattamenti impropri degli alveari o da contaminazioni ambientali esterne all’apiario.
Residui di Farmaci Veterinari
I controlli sui residui di farmaci veterinari sono fondamentali per garantire la sicurezza del miele. Gli organi di tutela del consumatore applicano limiti massimi per i residui di acaricidi e pesticidi, generalmente fissati a 0,01 ppm.
I farmaci più frequentemente ricercati includono antibiotici come tetracicline, sulfamidici e cloramfenicolo, il cui uso in apicoltura è vietato nell’Unione Europea. Le analisi per la ricerca di contaminanti richiedono metodiche sofisticate come la cromatografia liquida o gassosa abbinata alla spettrometria di massa.
Tipo di Residuo | Limite Massimo Ammesso (ppm) | Metodo di Analisi |
---|---|---|
Acaricidi | 0,01 | Cromatografia liquida |
Pesticidi | 0,01 | Spettrometria di massa |
Antibiotici | Vietato | Cromatografia gassosa |
La presenza di residui di farmaci veterinari nel miele può avere conseguenze significative per la salute del consumatore. Pertanto, è essenziale che gli apicoltori seguano le buone pratiche di allevamento e che le autorità sanitarie effettuino controlli regolari.
Il Controllo del Nomadismo in Apicoltura
Il controllo del nomadismo è essenziale per mantenere la salute degli alveari e la qualità del miele prodotto. Il nomadismo apistico, ovvero lo spostamento degli alveari per seguire le fioriture o fornire servizi di impollinazione, è soggetto a specifici controlli sanitari per prevenire la diffusione di malattie delle api.
Per poter spostare gli alveari da un territorio all’altro, l’apicoltore deve ottenere una certificazione sanitaria rilasciata dal servizio veterinario dell’ASL competente, che attesti l’assenza di malattie infettive nell’apiario di origine. La certificazione ha generalmente una validità limitata nel tempo (solitamente 7 giorni) e deve accompagnare gli alveari durante tutto il trasporto fino alla destinazione finale.
Le Aziende Sanitarie, in collaborazione con i Consorzi dei frutticoltori o altre organizzazioni, acquisiscono entro febbraio di ogni anno la programmazione delle attività di impollinazione, con il numero di postazioni attivate, la loro georeferenziazione e i nominativi degli apicoltori fornitori del servizio.
Certificazione Sanitaria per la Movimentazione
La certificazione sanitaria è un documento fondamentale per gli apicoltori che praticano il nomadismo. Essa garantisce che gli alveari spostati non siano affetti da malattie infettive, proteggendo così gli apiari di destinazione.
L’apicoltore che pratica il nomadismo deve inoltre registrare tutti gli spostamenti nella Banca Dati Apistica Nazionale, indicando la data di partenza, il numero di alveari spostati e la localizzazione del nuovo apiario. Questo registro aiuta a tracciare i movimenti degli alveari e a prevenire la diffusione di malattie.
Le Buone Pratiche di Allevamento
La salute delle api e la qualità dei prodotti dell’alveare dipendono dalle buone pratiche di allevamento adottate dagli apicoltori. Le buone pratiche di allevamento rappresentano un insieme di procedure e comportamenti che gli apicoltori devono seguire per garantire il benessere delle api e la qualità dei prodotti dell’alveare.
Alimentazione delle Api
L’alimentazione delle api è un aspetto fondamentale delle buone pratiche di allevamento. Soprattutto nei periodi di carenza di risorse naturali o durante l’inverno, può essere necessario integrare le scorte della famiglia di api.
- Gli apicoltori devono documentare accuratamente il tipo di alimentazione fornita alle api, registrando la composizione dei mangimi utilizzati, le quantità somministrate e le date di somministrazione.
- L’alimentazione artificiale deve essere interrotta con sufficiente anticipo rispetto al posizionamento dei melari, per evitare che lo sciroppo zuccherino somministrato possa contaminare il miele destinato al consumo umano.
- I controlli delle autorità sanitarie verificano che gli apicoltori utilizzino solo prodotti autorizzati per l’alimentazione delle api, come sciroppi di saccarosio o fruttosio, candito o miele della propria produzione.
Una corretta alimentazione contribuisce a mantenere le famiglie di api in buono stato di salute, aumentando la loro resistenza alle malattie e riducendo la necessità di trattamenti farmacologici. Gli apicoltori devono essere consapevoli dell’importanza dell’allevamento responsabile e delle pratiche di alimentazione per garantire la qualità dei prodotti dell’alveare.
I Controlli sulla Produzione Primaria del Miele
La produzione primaria del miele è soggetta a controlli rigorosi per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto finale. Questi controlli sono cruciali per assicurare che il miele sia conforme agli standard di qualità e sicurezza alimentare.
I controlli sulla produzione primaria del miele riguardano tutte le fasi, dalla raccolta dei melari fino al confezionamento del prodotto finito. Particolare attenzione viene data all’igiene dei locali di estrazione, dove il miele viene estratto dai favi.
Igiene dei Locali di Estrazione
I locali destinati all’estrazione del miele devono rispettare specifici requisiti strutturali e igienici. È fondamentale che le pareti e i pavimenti siano lavabili, che ci sia un’illuminazione adeguata e che siano protetti contro insetti e roditori. Inoltre, deve essere garantita la disponibilità di acqua potabile.
Le attrezzature utilizzate per l’estrazione, come lo smelatore, i maturatori e i filtri, devono essere realizzate in materiali idonei al contatto con gli alimenti, come l’acciaio inox, e mantenute in perfetto stato di pulizia. Durante i controlli, le autorità sanitarie verificano non solo le condizioni strutturali dei locali, ma anche le procedure di lavoro adottate dall’apicoltore.
Particolare attenzione viene posta alla separazione tra le operazioni “sporche” e quelle “pulite”. Gli apicoltori che producono piccole quantità di miele destinate principalmente all’autoconsumo o alla vendita diretta possono beneficiare di requisiti semplificati, ma devono comunque garantire un adeguato livello di igiene durante tutte le fasi di produzione.
Come Affrontare un Controllo ASL
Quando un apicoltore si trova ad affrontare un controllo dell’ASL, è fondamentale essere preparati per dimostrare la conformità della propria attività alle normative vigenti. Questo momento rappresenta un’opportunità per verificare la correttezza delle pratiche adottate e per assicurarsi che tutta la documentazione necessaria sia in ordine.
La documentazione richiesta include il registro dei trattamenti sanitari effettuati sugli alveari, con indicazione del prodotto utilizzato, della data di somministrazione, del tempo di sospensione e della persona che ha effettuato il trattamento. È altresì importante conservare le ricette veterinarie per i farmaci utilizzati e le fatture di acquisto dei prodotti autorizzati per la lotta alla varroasi.
Documentazione da Tenere Pronta
È essenziale che l’apicoltore disponga della documentazione relativa alla registrazione alla Banca Dati Apistica Nazionale, con il codice identificativo assegnato e le comunicazioni annuali sul numero di alveari posseduti. In caso di apicoltura nomade, è necessario avere a disposizione i certificati sanitari per la movimentazione degli alveari e le comunicazioni effettuate alle autorità competenti.
- Registro dei trattamenti sanitari
- Ricevute di acquisto dei prodotti per la lotta alla varroasi
- Documentazione di registrazione alla Banca Dati Apistica Nazionale
- Certificati sanitari per la movimentazione degli alveari (se applicabile)
Durante il controllo, l’apicoltore deve collaborare attivamente con il personale dell’ASL, fornendo tutte le informazioni richieste e consentendo l’accesso agli apiari e ai locali di lavorazione del miele. La collaborazione e la trasparenza sono fondamentali per superare positivamente il controllo.
Le Sanzioni e le Conseguenze dei Controlli
I controlli sanitari sono fondamentali per garantire la salute delle api e la qualità del miele, ma possono avere conseguenze negative in caso di non conformità. Gli apicoltori devono essere consapevoli delle normative vigenti e delle sanzioni che possono essere applicate in caso di violazioni.
Irregolarità e Relative Sanzioni
Le irregolarità riscontrate durante i controlli sanitari possono comportare sanzioni di diversa entità. La presenza di residui di antibiotici nel miele, ad esempio, rappresenta una violazione grave e può comportare sanzioni amministrative pesanti.
- La presenza di residui di antibiotici nel miele può comportare sanzioni amministrative pesanti e la distruzione del prodotto contaminato.
- Il mancato rispetto dei limiti legali di composizione del miele può portare a sanzioni per frode in commercio.
- La mancata registrazione alla Banca Dati Apistica Nazionale o l’omessa comunicazione del censimento annuale degli alveari sono punite con sanzioni amministrative.
La seguente tabella riassume le principali irregolarità e le relative sanzioni:
Irregolarità | Sanzioni |
---|---|
Presenza di residui di antibiotici nel miele | Sanzioni amministrative pesanti e distruzione del prodotto |
Mancato rispetto dei limiti legali di composizione del miele | Sanzioni per frode in commercio |
Mancata registrazione alla Banca Dati Apistica Nazionale | Sanzioni amministrative |
In caso di mancata denuncia di malattie soggette a notifica obbligatoria, l’apicoltore può incorrere in sanzioni penali, oltre che amministrative. Le conseguenze dei controlli non si limitano alle sanzioni; in caso di riscontro di malattie infettive, le autorità sanitarie possono disporre il sequestro dell’apiario e la distruzione degli alveari infetti.
Conclusione
In conclusione, i controlli sanitari sulle api e sul miele rappresentano un pilastro fondamentale per la garanzia della qualità e sicurezza di questo prodotto alimentare. La salute delle api e la qualità del miele sono strettamente legate ai controlli sanitari, un aspetto cruciale per il settore apistico.
La maggior parte degli apicoltori, sia professionisti che hobbisti, devono essere consapevoli delle normative che regolano il settore e delle buone pratiche di allevamento che contribuiscono al benessere delle api e alla qualità del miele. Il quadro normativo italiano ed europeo fornisce le basi per un sistema di controlli che, se correttamente applicato, permette di mantenere sotto controllo le principali malattie delle api e di garantire la salubrità del miele.
Le analisi del miele, siano esse fisico-chimiche, organolettiche o melissopalinologiche, forniscono informazioni preziose sull’origine e sulla composizione del prodotto, permettendo di individuare eventuali frodi o alterazioni. La Banca Dati Apistica Nazionale rappresenta uno strumento fondamentale per il monitoraggio del patrimonio apistico italiano e per la programmazione dei controlli sanitari.
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FAQ
Qual è lo scopo dei controlli sanitari sulle api e sul miele?
Chi è responsabile dei controlli sanitari sugli alveari?
Quali sono le principali malattie delle api sotto sorveglianza?
Come vengono effettuati i controlli sulla presenza di contaminanti nel miele?
Quali sono le conseguenze di un controllo ASL negativo?
Qual è l’importanza della registrazione degli apicoltori nella Banca Dati Apistica Nazionale?
Quali sono le buone pratiche di allevamento che gli apicoltori devono adottare?
Come possono gli apicoltori prepararsi per un controllo ASL?
Attenzione
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